

Le variegature possono essere di dimensioni, forma e colore diverso. In questo caso ci occuperemo di quelle dove a dominare è il bianco, luce ed eleganza per il nostro giardino, mentre giallo, rosa, rosso avrebbero portato sostanza e calore.
Le foglie variegate rappresentano per alcuni una sorta di passione e diventano nel giardino un tema ricorrente, ma per i più restano un aiuto laddove si vuole portare luce e far risaltare i colori anche quando le fioriture mancano. Le piante variegate un tempo utilizzate solo negli angoli ombrosi oggi sono un po’ ovunque, anche al sole o nelle alberature scelte con lo scopo si creare quell’effetto capace di catturare l’attenzione di chi osserva e rendere un angolo unico nel suo genere. Un esempio basta a chiarire quanto diciamo: mettete una vicino all’altra la foglia di un Ginko biloba normale e quella variegata, o di una Zelkova e capirete quanta suggestione con poco si riesce a creare.
Le piante a foglia variegata spesso, anche se è una regola che ha molte eccezioni, sono più delicate e di sviluppo minore, o crescita più lenta. Poste a confronto con le varietà normali il loro prezzo tende ad essere più elevato. La selezione dell’uomo ha sempre isolato e salvato quelle mutazioni che in natura rappresentano un’eccezione non sempre destinata ad affermarsi e molte piante a foglia variegata possono esserne un esempio. Chi cammina nei boschi ed è un ottimo osservatore può avere incontrato giovani soggetti o rami di alberi e cespugli con foglie di colore anomalo frutto di una mutazione o di una virosi. È la natura stessa che ha offerto all’uomo il materiale su cui lavorare.
Gli alberi a foglia variegata
Ginko biloba ‘Variegata’ raggiunge i 3 metri di altezza e si può presentare sia come piccolo albero sia come grande cespuglio ramoso con una diffusione di poco inferiore. Le foglie, estremamente intriganti, in forma di ventaglio leggermente bilobato, molto decorative, presentano una variegatura bianco crema o anche giallo chiarissimo, diversa da foglia a foglia e nelle diverse annate perché l’andamento nel tempo è imprevedibile e si possono alternare anni con variegatura molto evidente ad altri dove è appena accennata, e non mancano esempi di soggetti, già adulti e in coltivazione da anni, che ritornano alla forma originaria. In autunno, in ogni caso, diventano giallo dorato. La crescita lenta consente di tenerla per anni anche in gradi vasi. Perfetta per un giardino giapponese. Non sempre disponibile perché molto richiesta.
Zelkova serrata ‘Variegata’ è un piccolo albero che nell’arco di dieci anni raggiunge i 4 metri di altezza, ma col tempo arriva a misurare fino a 6 metri. Ponetela in zone di ombra o mezz’ombra e avrete una cascata di luce portata dal fogliame verde scuro contrasta con la bordatura di profondità variabile e irregolare bianca. Il tutto accentuato dalle forme eleganti e morbide per i rami arcuati e semidecombenti. In primavera e in autunno nella marginatura bianca possono comparire sfumature rosa. Le foglie sono allungate e con margine seghettato. Ricordate che in pieno sole le foglie si bruciano con facilità. Pianta resistente come tutte le altre zelkova è adattabile in fatto di terreno e non richiede troppa acqua ma solo bagnature di soccorso.
Acer palmatum ‘Versicolor’ presenta non solo il bianco nella variegatura, che può essere più o meno puro, ma anche il rosa. A primavera la variegatura è evidente sulle foglie verde chiaro, in estate è circoscritta ai nuovi germogli, mentre in autunno la chioma si incendia di toni fra l’arancione e il rosso intenso. Pianta a portamento eretto, ma con chioma ben diffusa, a crescita lenta, raggiunge un’altezza di quattro metri. Indicata anche per il pieno sole presenta tutte le positive caratteristiche di adattabilità e resistenza del genere. Pur resistendo con successo al freddo invernale è bene ripararlo dalle gelate tardive che possono causare la morte delle gemme o dei giovani germogli. La perdita di buona parte della nuova vegetazione difficilmente causa la morte della pianta ma provoca il disseccamento di alcuni rami ed un arresto nello sviluppo che si sconta anche nell’anno seguente.