

Origine, distribuzione geografica ed ecologia – Il genere Agave comprende oltre 200 specie di origine americana: in particolare delle regioni calde e aride degli Stati Uniti occidentali, del Messico, dell’America Centrale e del Bacino dei Carabi. Il Messico è il centro di diversità del genere, con più di 125 specie. La maggior parte delle agavi vive in ambienti aridi, dal livello del mare fino ad un’altitudine di circa 2400 m s.l.m.: deserti e regioni aride di pianura, collinari o costiere. Alcune specie si rinvengono su substrati rocciosi di montagna all’interno di foreste miste temperato-tropicali. Le agavi vivono in regioni con temperature che in estate regolarmente superano 40°C e in inverno possono scendere al di sotto di -10°C. Alcune specie presentano una notevole resistenza al freddo. Le agavi originarie delle aree settentrionali di California, Nevada, New Mexico, Arizona e Utah sono le più resistenti alle basse temperature. Agave utahensis, A. parryi, A. neomexicana e poche altre possono resistere a temperature inferiori a -17°C. Altre, come A. palmeri, A. chrysantha, A. lechuguilla, che sono originarie di regioni montuose, tollerano temperature fino a -10 °C senza subire seri danni. La resistenza al gelo è ovviamente maggiore quanto più l’aria è secca ed il suolo drenato.
La diversità delle agavi – Le agavi sono piante perenni con foglie disposte a spirale lungo un fusto ridotto, a formare una rosetta. Le specie, in base alla diversità delle forme di crescita, sono ripartite in due sottogeneri.
Agavi del sottogenere Agave – Sono agavi di grandi dimensioni, con foglie lunghe anche più di due metri; i margini fogliari sono spesso armati di rigidi denti e l’apice è fornito di una robusta spina. Sono piante monocarpiche: alla fioritura, che avviene tra il 10° ed il 40° anno di età, segue la morte della rosetta. Le foglie, fino a quel momento succulente e carnose, si “svuotano” a solo profitto dell’infiorescenza, e ricadono flaccide, seccando entro breve tempo. L’infiorescenza è una pannocchia simile ad un candelabro, alta fino a 11 m, con fiori riuniti in gruppi. Alcune specie sviluppano infiorescenze che producono bulbilli: questi, una volta caduti a terra, radicheranno e daranno origine a nuovi individui.
Agavi del sottogenere Littaea – Si tratta di agavi di piccola-media taglia, con foglie in rosette, al centro delle quali si sviluppano dense spighe di fiori appaiati o riuniti in gruppi. Sono piante policarpiche (che fioriscono ogni anno o ad intervalli più o meno lunghi) o monocarpiche (con rosette che fioriscono una sola volta). Alcune specie hanno rosette singole (A. multifilifera, A. schidigera), altre cespitose (A. felgeri); altre ancora hanno fusti striscianti ramificati (come A. bracteosa, A. celsii) e formano colonie di piante che possono estendersi anche per decine di metri quadrati. In queste agavi i margini delle foglie sono molto vari: lisci, dentati, con filamenti (A. filifera), con spine robuste, con spine deboli o totalmente privi di spine (A. attenuata).
Agavi e uomo – A10.000 – 8.000 anni a.C. l’uomo utilizzava le agavi, come testimoniano i resti di foglie e di fibre rinvenuti nelle grotte di Coahuila in Messico. Oggi si conoscono più di settanta usi differenti: bevande fermentate (pulque), bevande distillate (tequila e mezcal); fibre tessili di numerose specie (henequen, lechuguilla e espadin). A scala minore si usano come materiali da costruzione, alimenti, medicine e per scopi ornamentali. Gli antichi popoli del Messico consideravano i magueyes (le agavi) piante sacre, divinizzate nella dea Mayahuel. Quando gli Spagnoli colonizzarono il Messico, furono così impressionati da questo gruppo di piante che negli scritti si riferirono ad esse come “albero delle meraviglie”. Il nome Agave, attribuito al genere da Linneo nel 1753, ha radice greca e significa “magnifico”. L’aguamiel è il succo (linfa) che si ottiene scavando una cavità nel fusto delle piante; si estrae principalmente da A. salmiana e da A. mapisaga. Il pulque è la bevanda più tradizionale, consumata fin dal periodo preispanico; si ottiene dalla fermentazione dell’aguamiel. Le specie più usate sono: A. salmiana, A. mapisaga, A. ferox, A. atrovirens, A. americana. La tequila è una delle bevande alcoliche distillate più note nel mondo. Si ottiene da A. tequilana. Il mescal viene prodotto utilizzando differenti specie a seconda della regione (A. angustifolia, A. karwinski, A. potatorum, A. americana). Alcune specie di agavi sono coltivate per la produzione delle fibre estratte dalle foglie. Le specie più sfruttate sono A. fourcroydes (henequen), coltivata prevalentemente in Messico e nell’area caraibica, A. sisalana (sisal), coltivata anche in Africa, Asia e Brasile, A. angustifolia (espadin), A. angustifolia var. deweyana (zapupe), A. lechuguilla.