L’incontro curato dall’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e conservatori della Provincia di Lucca, ci darà la possibilità di fare un viaggio alla scoperta del giardino, tra storia e letteratura, e alla scoperta delle donne protagoniste attive nell’architettura del paesaggio, tra Ottocento e Novecento. Incontreremo due architette che ci faranno incontrare altre progettiste e scrittrici di giardino.
Venerdì 2 settembre dalle ore 16:00 alle ore 18:00 – spazio incontri del baluardo La Libertà – gli incontri consentono il riconoscimento di crediti formativi (2CFP) per gli architetti.
Incontreremo l’architetta Maria Chiara Pozzana che nel suo intervento “Pioniere del giardino moderno: piccole storie di grandi donne”, ci racconterà del panorama, non poi così ristretto, delle donne attive nell’architettura del paesaggio tra Ottocento e Novecento. Ed in particolare delle figure di Rose Standish Nichols (1872-1960) nata a Boston, e autrice di più di settanta giardini e di numerosi volumi e di Mien Ruys (1904-1999) olandese, nata in una famiglia di vivaisti, ben conosciuta da Piet Oudolf. Le due figure hanno in comune un aspetto particolare : Rose prima di morire decise di trasformare la sua casa in un museo e Mien trasformò la sua casa con i numerosi modelli di giardini in una fondazione (dal 1976). Questa decisione è significativa e ci racconta quanto queste pioniere del giardino moderno abbiamo creduto nella loro professione ponendola al centro delle loro vite. Le loro storie e il loro lavoro, anche se in due momenti storici molto diversi dal giardino all’italiana al giardino moderno che si organizza dinamicamente in rapporto all’architettura, ci raccontano lo sviluppo e le possibilità creative del giardino. Oggi la nostra professione è rappresentata in Italia in Europa e nel mondo da protagoniste donne che hanno consolidato e dato certezze al lavoro delle pioniere.
Incontreremo quindi l’architetta Emanuela Morelli che nel suo intervento “Il giardino come luogo esperienziale nei romanzi di Jane Austen” ci racconterà dei giardini narrati nelle opere di Jane Austen. I parchi dipinti con le parole di Jane Austen non sono solo ambientazioni delle scene e dei momenti salienti dei suoi romanzi, ma anche spazi esperienziali, capaci di rendere le donne libere: dalle varie oppressioni che la società impone e di ricercare sé stesse. Il giardino, come una stanza, è il luogo che permette alla donna di esprimersi. “Una donna deve avere soldi e una stanza tutta per sé, se vuole scrivere romanzi” Virginia Woolf (“Una stanza tutta per sé”, 1929).
Mariachiara Pozzana è stata architetto nelle Soprintendenze di Potenza, Arezzo, Firenze. Dal giugno 1996 libero professionista, apre lo studio ‘Architettura e Paesaggio a Firenze . Oltre a numerosi giardini privati, ha lavorato nel gruppo di progettazione del parco di Venaria a Torino (dal 1998), nei giardini del passeggio di Lodi (dal 2006), ha restaurato il giardino Bardini a Firenze (dal 1999 al 2007), progettato i nuovi giardini di Banca CR a Novoli. E’ stata consulente del Comune di Firenze per l’inserimento della Tramvia nel Centro Storico, consulente del Comune di
Vilnius per il restauro del parco dei Bernardini nel 2007. E’stata responsabile del Comitato Nazionale Italiano ICOMOS paesaggi culturali, è socio AIAPP, socio corrispondente dell’Accademia dei Georgofili, è stata consulente dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali (Lussemburgo). Ha insegnato nelle facoltà di Agraria di Pisa, di Catania e di Firenze, e alla Scuola di Architettura del Paesaggio di Genova. Nel 2014 fonda Garden Design Firenze dove organizza corsi di garden Design. Dal 2020 è presidente della Associazione Firenze Greenway. Nel 1996 ha pubblicato Giardini storici: principi e tecniche della conservazione (Alinea editrice), e più recentemente nel 2008 una guida al paesaggio della Toscana (edizioni Giunti), e nel 2013 Ricette di Giardini (edizioni Casalta), nel 2019 ha collaborato al volume sull’eredità Bardini (edizione Mandragora) con il capitolo sul restauro del giardino.
Emanuela Morelli è professore associato in architettura del paesaggio presso il DIDA Unifi. Laureata architetto (1993) e dottore di ricerca in Progettazione paesistica (2004), ha conseguito altri diplomi di terzo livello quali il diploma di Restauratore di giardini e parchi storici e il Diploma di specializzazione in Architettura dei giardini e progettazione del paesaggio. Dal 2019 è direttore scientifico di “Ri-Vista. Research for Landscape Architecture”, DIDA Unifi.
Ha condotto ricerche scientifiche su vari temi inerenti l’architettura del paesaggio, pubblicate in diversi contributi e monografie, quali ad esempio il recente libro Il giardino inglese attraverso gli occhi di Jane Austen. Tra wilderness e shrubbery. Dal 1993 al 2015 ha praticato la professione di architetto e di paesaggista sia per privati sia per enti pubblici e partecipato anche con successo a concorsi di livello nazionale e internazionale